Il virus ZIKA. Che pericoli corriamo?
Come ci si può infettare di virus ZIKA? Come si manifesta la malattia? In quali paesi è possibile infettarsi? E in Italia ci sono rischi?
Come ci si può infettare di virus ZIKA?
ZIKA è trasmesso dalla puntura delle zanzare del genere Aedes, soprattutto l’Aedes aegypti che vive solo in aree tropicali, ma anche l’Aedes albopictus, la zanzara tigre oggi diffusa globalmente e presente anche in Italia, soprattutto in aree urbane. Recentemente, il virus è risultato essere trasmissibile anche per via sessuale.
Quali sono i rischi sanitari legati all’infezione con il virus ZIKA?
Nella maggior parte delle persone che viene infettata tramite puntura di una zanzara, ZIKA provoca sintomi lievi come febbre bassa, eruzioni cutanee, congiuntivite, mal di testa e dolori articolari, che compaiono tra i 3 e i 12 giorni dopo la puntura e possono durare da 2 a 7 giorni. Una persona su quattro non sviluppa sintomatologia. In rari casi può causare la la sindrome autoimmune di Guillain-Barré che può attaccare il sistema nervoso ed è potenzialmente letale. In caso di donne infettate durante la gravidanza, l’infezione da ZIKA espone al rischio di microencefalia nel feto.
In quali paesi è possibile essere infettati dal virus ZIKA?
Il virus Zika è stato scoperto nel 1947, ma per molti anni sono stati rilevati solo casi sporadici in Africa e in Asia meridionale. Nel 2013 ha causato una grave epidemia in Polinesia Francese e nel 2015 in Sud e Centro America, dove dal 2015 a oggi sono stati registrati quasi 200.00 casi sospetti. Non essendo stato segnalato fino ad oggi in Europa alcun caso di infezione di virus ZIKA, il rischio di esposizione alla malattia è per ora legato a viaggi in aree tropicali ed in particole in quelle aree dove sono in corso epidemie.
In Italia c’è rischio di contrarre in virus ZIKA?
La zanzara tigre, una delle specie di zanzare in grado di trasmettere il virus ZIKA, è molto diffusa in Italia, soprattutto nelle aree urbane. Tuttavia, perchè esista il rischio di essere infettati attraverso la puntura di una zanzara nata e cresciuta in Italia, è necessario che essa abbia precedentemente punto una persona che sia a sua volta infettata in una regione tropicale e che sia arrivata in Italia con il virus ancora nel sangue. La probabilità che questo avvenga è legata soprattutto alla diffusione geografica e all’intensità della circolazione del virus nei paesi tropicali. L’attuale epidemia in corso in Sud e Centro America rappresenta un campanello di allarme per l’Italia e tutte le regioni europee dove è presente la zanzara tigre. Nei ultimi mesi del 2015 e nei primi del 2016, sono stati identificati in Italia alcuni casi di persone infette da ZIKA provenienti da aree tropicali, ma trattandosi di mesi invernali non idonei alla riproduzione della zanzara tigre non hanno rappresentato un rischio reale di trasmissione. Col sopraggiungere dei mesi più caldi e con l’associato aumento delle densità di zanzare, altri casi di “importazione” di ZIKA tramite viaggiatori potrebbero innescare una trasmissione autoctona del virus. Il Dott. Dr Zsuzsanna Jakab dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha lanciato un allarme il 3 marzo 2016 sui rischi di diffusione di ZIKA in Europa nei prossimi mesi estivi, sollecitando i paesi infestati dalla zanzara tigre a coordinarsi e prendere iniziative per ridurre i rischi per le popolazioni.
Come ci si può proteggere dal virus ZIKA?
In assenza di un vaccino, l’unica protezione efficace dal virus ZIKA è la prevenzione dalle punture di zanzare del genere Aedes. Poichè queste specie di zanzare pungono di giorno e prevalentemente all’aperto, i metodi di protezione più efficaci sono un abbigliamento che copra il più possibile il corpo (ad esempio maniche e pantaloni lunghi) e l’applicazione di repellenti a base di DEET, IR3535 o Picaridin sulla pelle esposta o sui capi di abbigliamento, in stretta conformità con le istruzioni riportate sulle etichette. A queste misure di protezione individuale può essere associato l’uso di repellenti spaziali, quali spirali, fumogeni, elettroemanatori a base di piretrodi, o zanzariere alle finestre per prevenire l’entrata nelle abitazioni. Infine, per tenere sotto controllo le densità di zanzare, è sempre opportuno eliminare, coprire o trattare con prodotti idonei i siti di sviluppo delle larve, rappresentati nel caso delle zanzare Aedes da piccoli contenitori d’acqua stagnante (ad es. secchi, vasi e sottovasi o pneumatici) e dalle caditoie stradali (tombini).
Ne vuoi sapere di più sul virus ZIKA?
Schede Informative su ZIKA, Ministero della Salute
Scheda informativa su ZIKA dell’European Center for Disease Prevention and Control (E-CDC)
Info su ZIKA dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
ZIKA nel continente americano 2015-2016, Pan American Health Organization