Come combattere lo sviluppo larvale della zanzara tigre (Aedes albopictus)
Le larve della zanzara tigre si riproducono in piccole raccolte d’acqua piovana o da annaffiamento. Il controllo antilarvale deve quindi prevedere tre attività altrettanto rilevanti per la corretta gestione della specie, che in linea di massima vanno condotte tra aprile ed ottobre (con qualche differenza a seconda della regione geografica):
RIMOZIONE DELLE RACCOLTE D’ACQUA
Come? Rimuovendo o svuotando regolarmente (almeno a cadenza settimanale, il periodo minimo necessario perché le larve diventino adulti) ristagni d’acqua in sottovasi, annaffiatoi, grondaie otturate, pneumatici e copertoni, anfore, rocce ornamentali, lattine, bottiglie, bicchieri, secchi, bacinelle, bidoni, vasche, teli di plastica “non in tiro”, ecc.
Chi? Tutti i cittadini, in particolare chi ha orti, giardini o balconi con vasi e sottovasi. Proprietari o gestori di depositi di copertoni usati, vivai, sfasciacarrozze, ecc. L’amministrazione comunale nell’aree pubbliche
COPERTURA DELLE RACCOLTE DI ACQUA NON RIMOVIBILI
Come? Coprendo bidoni, o altre raccolte d’acqua utilizzate per approvvigionamento idrico, con coperchi o zanzariere , e aree di stoccaggio di copertoni usati o altre recipienti con tettoie.
Chi? Chi possiede o gestisce orti, giardini, vivai, depositi di copertoni usati, ecc.
TRATTAMENTI LARVICIDI NELLE RACCOLTE DI ACQUA NON RIMOVIBILI E NON COPRIBILI
Come? Immettendo nelle raccolte d’acqua non rimovibili e non copribili predatori (ad esempio pesci rossi o copepodi in fontane o vasche ornamentali) o con prodotti larvicidi (ad esempio nel caso delle caditoie stradali). I principi attivi oggi utilizzati sono larvidici biologici, quali regolatori di crescita che impediscono la trasformazione della larve in adulti, o tossine biologiche che uccidono le larve (ad es. Bacillus thuringiensis israelensis). I larvicidi biologici non presentano significativi rischi per la salute umana, né per l’ambiente, ma è necessario seguire con attenzione le raccomandazioni d’uso del foglio informativo durante la manipolazione.
Chi? L’amministrazione comunale nell’aree pubbliche e i cittadini nell’aree private, avvalendosi ove necessario di competenze di professionisti del settore della disinfestazione.